lunedì 16 marzo 2020

COMPLOTTISMO, COVID 19 E FILOSOFIA POLITICA (prima parte)


di Mauro Pasquinelli


Sulla pandemia da Covid 19 non ho da offrire la famosa pistola fumante, ma un ragionevole dubbio socratico si. E non ho vergogna di esprimerlo anche se saro’ tacciato di complottismo dal coro dei benpensanti di destra e di sinistra, accomunati nel comune sentire del politically correct.

Tutto mi fa pensare che la pandemia, rappresenti una forma nascosta, dissennata di bioterrorismo, di guerra ibrida (ibrid warfare), liquida, non
ortodossa, scatenata dalle fameliche elite’ anglosassoni, contro la Cina e tutti i suoi potenziali alleati o collaboratori.
Una prova generale per saggiare e collaudare il nuovo dispositivo tecnologico, e mettere a tacere tutti popoli che osano sfidare il Washington Consensus. Una esercitazione in piena regola con il secondo fine di vaccinare tutti, di militarizzare il territorio, di disciplinare i corpi, di abituare i cittadini a restrizioni sempre piu’ invasive delle liberta’ personali.

Gli indizi che confermano questa ipotesi sono molteplici. Non li trattero’ in questa sede. Chi fosse interessato puo’ aprire Byoblu e sentirsi le varie, pungenti interviste pubblicate sul tema da Claudio Messora. Ma un indizio su tutti vale la pena di essere menzionato: era il 18 ottobre del 2019, appena due mesi prima del cataclisma epidemico a Wuhan, quando il Jhon Hopkins Center for Health Security in collaborazione con il World Economic Forum e la Fondazione Bill & Melinda Gates hanno presentato a New York Melinda Gates hanno presentato a New York “l’Event 201 Pandemic Exercise”.

Una simulazione da Pandemia globale da Coronavirus in cui e’ stata simulata la gestione dell’epidemia e della conseguente crisi in tutto il mondo al fine di mostrare gli enormi costi economici e di vite umane legate all’infezione del virus. Al Summit hanno partecipato 15 leader di multinazionali, dei governi e della sanità.


Stupefacente coincidenza? Premonizione? Esercitazione? Il Covid 19 si conosceva gia’? La risposta la lascio a voi. Di certo l’episodio non puo’ passare in sordina. I media embedded di regime non ne hanno fatto mai menzione.

Questo virus invisibile sembra avere una vista fenomenale. Soprattutto tiene molto in considerazione gli obbiettivi strategici del Deep State americano: creare piu’ danni possibile lungo la nuova via della Seta (le cui zone strategiche sono proprio Cina, Iran, Italia i paesi piu’ colpiti). Un virus intelligente scattato al momento giusto nel luogo giusto! Se non c’era si doveva inventare e tutto fa pensare che e’ stato inventato in qualche laboratorio e da li fuoriuscito per mano dell’uomo.

Poi come si sa il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. In un mondo globalizzato gli effetti devastanti tendono a diffondersi e colpire tutti. Il virus per sua natura non conosce frontiere. Ma anche questo potrebbe essere rientrato nei calcoli strategici, nella vista intelligente affidata al virus.


E’ allora inevitabile soffermarsi sugli esiti di questa Pandemia che alcuni considerano ragionevolmente finta pandemia (viste le conseguenze poco piu’ che aggressive di una normale influenza) ma a cui le elite’ hanno attribuito una valenza devastante al pari di una peste bubbonica.
La prima conseguenza voluta e ricercata e’ stato il panico generalizzato. Un espediente eccellente di manipolazione che i dominanti perseguono nelle situazioni di grave crisi per ammorbare le coscienze, iniettare veleno nelle relazioni, distrarre le genti, per poi affidarle alle “amorevoli cure” del salvatore della patria di turno, del nuovo leviatano.

Come non vedere sotto i nostri occhi il delinearsi di uno provvisorio stato di eccezione mondiale, (di Schmittiana memoria), in cui il sovrano diventa lo spettro invisibile del virus, evocato e usato orwellianamente per ultimare il disegno strategico di dominio e asservimento dei popoli!
La vita sociale, il lavoro e la “democrazia” gia’ latitanti da un pezzo, sono temporaneamente sospesi. Sembra di essere gettati in un panorama surreale. Irrompe l’irrazionale, il lato oscuro del potere che gioca sulle angosce collettive per fare di noi esseri reciprocamente sospettosi. E’ l’apoteosi dell’uomo neoliberista.

Il neoliberismo, che gia’ aveva distrutto la comunita’ in nome dell’individuo isolato, dell’homo videns e virtuale, (ricordatevi le parole di M. Thatcher del
1978: “non esiste la societa’ esistono solo gli individui”) si trova ora in mano una arma potenzialmente letale per dare il colpo finale alle relazioni sociali, per mettere in quarantena la vita, per sterilizzare ogni movimento di rivolta. Un arma da usare all’occorrenza quando il potere la reclama!

Ha ragione Agamben:

“Si direbbe che, esaurito il terrorismo come causa di provvedimenti d’eccezione, l’invenzione di un’epidemia possa offrire il pretesto ideale per ampliarli oltre ogni limite”...

...“L’eccezione giuridica – accumulo e concentrazione di sovranità secondo coordinate che presuppongono un’azione al di sopra o contro la legge ordinaria, in nome di una necessità dell’arbitrio fondativa per il diritto – diventa sempre più “regola”, vita inframmezzata di emergenze (epidemie, terrorismo, terremoti) che giustificano il ricorso continuo a misure invasive, rese di volta in volta permanenti”.

Le Elite’ studiano da secoli gli espedienti piu’ efficaci per soggiocare gli umani. Hanno i migliori master nel marketing pubblicitario. Sono insuperabili nel calcolo cinico delle strategie. Sanno perfettamente che i popoli in preda al panico, gettati in una situazione emergenziale, sono piu’ disposti a cedere diritti e liberta’ in cambio di controllo e sicurezza, senza il bisogno di ricorrere a colpi di stato o dittature militari, come nel caso America Latina.

Come per l’11 Settembre, la Pandemia finta o vera che sia, capita a fagiolo per creare quella che Noamy Klein designa con il termine “Shock Economy”. Si tratta di creare un evento shock per produrre una successiva shock terapy, una cura da cavallo che in condizioni normali, le elite’ non potrebbero imporre. Lo scriveva lo stesso Guru del neolibeismo Milton Friedman:

“solo uno schock, provocato da un cataclisma naturale, o dalla violenza intenzionale della guerra, puo’ trasformare il politicamente impossibile in polticamente inevitabile”

La Pandemia e’ una esercitazione, una prova generale della futura guerra mondiale, gia’ scritta nei piani strategici del Pentagono. Un guerra che non si decidera’ a colpi di missili nucleari ma di virus, armi batteriologiche e chimiche, e soprattuto informative e informatiche.

La Guerra ibrida (ibrid warfare) mondiale significa anche e sopratutto guerra informativa (informative warfare). Non puo’ sfuggire agli occhi di un osservatore attento che tutti i media mondiali, come nel caso dell’11 Settembre e dell’invasione dell’Iraq (2003), siano diventati improvvisamente embedded, siano scattati all’unisono, come fanteria di un esercito, per rispondere ad un’unica regia e silenziare ogni voce critica che osasse mettere in dubbio la versione ufficiale del ministero mondiale della verita’, made in Usa e CNN.

Per concludere non puo’ sfuggire un’ ulteriore esito della Pandemia: cavalcare l’onda del panico mondiale per dare avvio alla fase 2 della vaccinazione di massa, che consente ai fondi sovrani di convogliare fiumi di denaro nelle casse delle multinazionali farmaceutiche. E con cio’ avviare una terza fase ancor piu’ distopica e inquietante: il controllo elettronico di massa con l’ impianto di chip ad identita’ digitale nei nostri corpi.
In barba alla tanto sbandierata Privacy in futuro potremmo essere sorvegliati urbi et orbi, h24. Scenari che avrebbero fatto rabbrividire persino geni della distopia come Huxley e Orwell.


(continua)

Nessun commento:

Posta un commento

UNA BATTAGLIA DI CIVILTA’ PER LA VERITÀ di Maria Luce    Il nucleo epidemiologico comitato tecnico scientifico (CTS) che opera al servizio d...