sabato 23 maggio 2020

Io non ho alle mie spalle nessuna autorevolezza...





di Pier Paolo Pasolini


Ho sempre pensato, come qualsiasi persona normale, che dietro a chi scrive ci debba essere necessità di scrivere, libertà, autenticità, rischio. Pensare che ci debba essere qualcosa di sociale e di ufficiale che «fissi» l'autorevolezza di qualcuno, è un pensiero, appunto aberrante, dovuto evidentemente alla deformazione di chi non sappia più concepire verità al di fuori dell'autorità.

Io non ho alle mie spalle nessuna autorevolezza: se non quella che mi proviene paradossalmente dal non averla e dal non averla voluta; dall'essermi messo in condizione di non aver niente da perdere, e quindi di non essere fedele a nessun patto che non sia quello con un lettore che io considero del resto degno di ogni più scandalosa ricerca.


Da: “Scritti corsari (6 ottobre 1974 sul «Corriere della sera» col titolo «Chiesa e potere»)“, di Pier Paolo Pasolini

Forse nessuna delle frasi uscite dalla pena magica di Pie Paolo affresca cosi' prodigiosamente la sua personalita' mite, anarchica, umana e ribelle.

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