lunedì 25 maggio 2020



Voi siete gia' morti

 


di Federica Francesconi  

Ciò che questa pandemia gonfiata ad arte per fini eversivi mira a distruggere è la RELAZIONE. Che cosa intendo per "relazione"? La possibilità per due anime o per un gruppo di anime, grande o piccolo che sia, di entrare in profonda connessione spirituale.


Quando due anime o un gruppo di anime entrano in connessione profonda avvengono miracoli che né la scienza né l'economia possono realizzare. Si possono curare ferite derivanti da altre relazioni insane o da traumi subiti in passato. Si possono elaborare visioni del mondo e dell'umanità alternative a quelle mortificanti che dominano l'oggi. Si possono costruire progetti e avviare iniziative miranti a risanare la struttura profondamente ingiusta delle nostre società. Si possono sconfiggere emozioni negative come la paura del futuro, il pessimismo e la solitudine interiore. In parole semplici, entrare in relazione significa creare legami tra esseri umani che sviluppano la capacità di AMARE. Ma attenzione! L'amore non è tanto un sentimento, effimero e volubile nella sua essenza, quanto un insieme di prassi che fanno sì che a dialogare tra loro non siano gli Ego, cioè le parti meno nobili del nostro essere, ma le nostre anime.


Il potere è terrorizzato dall'idea che gli esseri umani possano creare legami di qualità tra di loro. Ecco perché li vuole isolare nelle loro abitazioni, soli, depressi e dipendenti dalla virtualità. Ecco perché vuole eliminare la scuola come comunità concreta di dialogo e confronto sostituendola con un'abominevole didattica virtuale, che genera in insegnanti, genitori e bambini continui stati di ansia e frustrazione. Ecco perché vuole sostituire gli scambi economici, che ancora prevedono un contatto umano (bar, ristoranti, attività e servizia alla persona), con il commercio e i servizi virtuali.

Una volta eliminata la relazione concreta, l'essere umano diventerà un cyborg incapace di provare amore, per se stesso, per gli altri, per la comunità e per l'universo intero.

Chi non comprende questo, cioè che essere schiavo della paura del contagio equivale a consegnarsi spontaneamente nelle mani dei propri carcerieri che vogliono disumanizzarlo e alienarlo dalla sua autentica essenza, è già morto.
Mi dispiace schiaffarvi in faccia questa atroce verità. Voi che girate con le mascherine e siete ligi alle assurde misure restrittive imposte di volta in volta dai vostri carcerieri: siete già morti. Anche se il vostro cuore continua a battere, se continuate a rimpinzarvi di ogni sorta di cibo, se continuate a fottere, VOI SIETE MORTI NELL'ANIMA. Nessuno, tranne la vostra anima, potrà salvarvi. Ma per farlo ci vuole un enorme coraggio. Il coraggio di perdere la stima delle persone che vi stanno intorno andando controcorrente con pensieri e azioni. Il coraggio di perdere affetti. Il coraggio di perdere persino il lavoro. Il coraggio di essere se stessi qualsiasi cosa accada. 



Ascoltare la propria anima, accoglierla e curarla; 
ascoltare, accogliere e curare reciprocamente le anime delle persone che entrano in relazioni vere con noi, questa è l'unica ancora di salvezza in un mondo in agonia, dove è in atto il più mostruoso progetto di imbarbarimento e annichilimento dell'essere umano che sia mai stato concepito nella storia.

4 commenti:

  1. Grande Federica. Quando si incontrano giovani come anime sveglie in grado, nonostante tutto, di elaborare la propria visione delle cose, con un pensiero ancora profondamente umabno, intellettualmente alto, nobile ed indipendente, il cuore si dilata in un abbraccio. Pensi allora che la tua esistenza e quella del pianeta stanno attrversando una primavera, e non un torbido autunno
    Luciana

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  2. Quante sciocchezze tocca leggere! Se fosse vero quanto scrivi (il potere terrorizzato, l’inutilità delle mascherine, la stupidità di chi le indossa ecc.) mi spieghi perché i peggiori autocrati di potere la pensano come te, da Trump a Bolsonaro?
    Marco Revelli

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  3. Leggere che Marco Revelli, storico, ex militante di Lotta continua, editorialista del Manifesto, insomma un "intellettuale" di punta della sinistra globalista, ha definito le mie riflessioni delle "sciocchezze", oltre a spronarmi a produrne sempre di più, mi rende orgogliosissima delle stesse. Per il resto da parte mia c'è solo un sentimento di totale indifferenza verso il personaggio, con una punta di snobismo ad onor del vero, indispensabile quando si ha a che fare, anche solo indirettamente, con i rappresentanti spocchiosi della subcultura globalista di sinistra.
    Federica Francesconi

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  4. Marco Revelli se la memoria non mi inganna sei stato uno dei fondatori di Lotta Continua e autore di tanti bei libri. Come fai oggi a sostenere un governo amico del Deep state americano? Ti ricordo inoltre che questo governo è sempre allineato agli Usa anche se come presidente hanno uno come Trump, o Bush.

    Mauro Pasquinelli

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